La psicologia ambientale applicata agli ospedali pediatrici

Negli ultimi anni l’attenzione della psicologia ambientale si è concentrata sui luoghi di cura e in particolare su quelli che ospitano i bambini: gli ospedali pediatrici.

Nei luoghi di cura, si è portato avanti il concetto di “umanizzazione“ dell’assistenza sanitaria che racchiude concetti quali: rispetto della persona, personalizzazione degli interventi, miglioramento della qualità di vita.

Oltre a quanto detto sono state prese in considerazione e applicate le teorie della psicologia ambientale, per favorire cambiamenti anche dal punto di vista architettonico e ambientale atti al miglioramento delle condizioni dei malati ricoverati nelle strutture.

Gli ambienti ospedalieri in precedenza venivano strutturati come spazi neutri, ma come ben possiamo immaginare, all’interno delle mura ospedaliere troviamo persone ricoverate per patologie diverse che hanno bisogno ognuno di specifiche condizioni ambientali.

É stato visto, infatti, come a lungo andare la neutralità degli ambienti ospedalieri, rappresenta una delle cause di depressione nei malati ricoverati (http://www.environmentbehavior.it/la-psicologia-ambientale-applicata-ai-luoghi-cura-3/).

L’importanza dell’ambiente

Gli studiosi si sono quindi soffermati sull’importanza del rapporto tra l’individuo e l’ambiente in cui risiede durante la malattia. Da qui è nata l’ esigenza di creare degli spazi che accrescano anche il benessere psicologico delle persone ricoverate.

La questione diventa ancora più importante se prendiamo in considerazione i luoghi di cura dove sono ricoverati i bambini (http://www.environmentbehavior.it/vivere-colori/).

Caratteristiche ambientali degli ospedali pediatrici

Il ricovero presso l’ospedale può essere vissuto dai bambini come un trauma a causa di vari fattori: la separazione dalla famiglia, l’interruzione dei normali ritmi quotidiani, l’incontro con persone sconosciute (medici, infermieri, altri ammalati).

Proprio per questo è importante riprodurre all’interno degli ambienti ospedalieri spazi che siano quanto più possibile simile ai luoghi che i bambini frequentano abitualmente, in cui è possibile giocare e socializzare.

Quello del mantenimento dei ritmi di vita quotidiana è un vero e proprio diritto del bambino ricoverato in ospedale, come esplicitato all’interno della “carta dei diritti del bambino in ospedale” redatta dall’European Association for Children in Hospital.

  • In Italia, tantissime associazioni che si occupano di attività di animazione; realizzazione di spazi accoglienti e colorati e/o sale gioco, intrattenimento per i bambini e sostegno per i genitori,
  • rifornimento di giocattoli per i reparti pediatrici.

L’importanza del colore e del gioco

Ai colori neutri usati per tinteggiare le mura delle stanze che ospitano i bambini, si preferisce usare colori vivaci, come il verde o il giallo.

Inoltre devono essere presenti degli spazi dove il bambino può portare con sé giocattoli e libri preferiti.

«Di fronte alla malattia, un bambino che non gioca è ancora più malato» (Gamba, 1998)

Il gioco ha un’enorme importanza all’interno dell’ambiente ospedaliero, perché attraverso le attività ludiche, i bambini cominciano ad esplorare un ambiente a loro sconosciuto, a familiarizzare con esso.

Il gioco costituisce il mezzo più immediato di espressione dei vissuti del bambino.

Conclusioni

“Quando un bambino entra in ospedale, è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi, e li buttano per terra, in modo da saper ritrovare la strada anche di notte, alla luce della luna. Ma ci sono bambini che non riescono a far provvista di sassolini, e lasciano delle briciole di pane secco come traccia per tornare indietro. E’ una traccia molto fragile e bastano le formiche a cancellarla: i bambini si perdono nel bosco e non sanno più ritornare a casa.” Canevaro (1976)

L’ambiente dovrebbe essere strutturato affinché ciò non accada.Il bambino non deve sentirsi abbandonato nel bosco, anzi… dovrebbe riuscire a vivere l’esperienza nell’ospedale sempre con la gioia e la speranza di tornare presto a casa, in un ambiente sereno e armonioso.

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About Author

Laureata in Servizio Sociale, con tesi sperimentale in Psicologia Ambientale. Attualmente iscritta alla specialistica di Scienze e Politiche Sociali, ho a cuore il benessere delle persone e in particolare dei bambini. I miei principali interessi scientifici sono rivolti alla comprensione dei processi psicologici che si instaurano tra le persone, in particolare i bambini e gli ambienti, o luoghi, di vita quotidiana (l’ambiente scolastico in primis) e valutare come tali processi influenzano positivamente o negativamente il benessere psicologico dell’individuo.

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