Psicologia ambientale: gli effetti benefici dei paesaggi naturali

La psicologia ambientale si occupa di indagare l’interazione esistente tra le persone e il rispettivo ambiente socio-fisico (http://www.stateofmind.it/2011/11/psicologia-ambientale/).                                                                     L’obiettivo della “environmental psychology” è quello di arrivare ad una migliore comprensione della relazione tra il comportamento umano e l’ambiente fisico. Questa disciplina si è poi espressa attraverso due principali aree di ricerca:

  • built environment, che riguarda il rapporto tra l’uomo e l’ambiente costruito, come strade e abitazioni;
  • natural environment, che studia il rapporto tra l’uomo e l’ambiente naturale, per esempio parchi naturali e territori incontaminati.

In questo articolo si vuole approfondire il ruolo e i risvolti psicologici che gli ambienti naturali hanno sugli individui e sul loro benessere psicofisico.

Elementi naturali e riduzione dello stress

Secondo la teoria del recupero da stress, la natura e i suoi elementi promuovono il benessere psicofisico, migliorando il recupero quando ci si trova in situazioni di stress psicofisiologico.

Da ricerche si è visto come il recupero è più veloce e completo quando i soggetti sono esposti a paesaggi naturali invece che a paesaggi urbani.

Inoltre, è stato rilevato come le immagini in cui è presente l’elemento acqua abbiano una positiva influenza sullo stato psico-emotivo delle persone.

La visione di un ambiente naturale favorisce l’emergere di sentimenti positivi, la scomparsa di emozioni negative e aumenta la resistenza agli stress psicofisici da parte degli individui (http://www.parchilazio.it/documenti/documenti/tecnici_19_allegato1.pdf).

 

L’ambiente naturale migliora l’attenzione

Si è evidenziato, che tra i processi mentali che traggono maggior beneficio dall’esposizione alla natura c’è l’attenzione.

Kaplan e Kaplan (1995) hanno sviluppato l’ Attention Restoration Theory:

“in un ambiente urbano è richiesta un’attenzione specifica e focalizzata su un compito che, quando prolungato, provoca affaticamento e decadimento delle prestazioni; mentre in un ambiente naturale, l’attenzione è diffusa sullo spazio circostante e non focalizzata, portando quindi a un’esperienza di rilassamento. Trovarsi in un ambiente naturale dà quindi alle persone la sensazione di essere al di fuori dalla routine quotidiana” (http://www.davidealgeri.com/psicologia-ambientale-benessere-al-naturale.html).

Inoltre, è stato dimostrato che anche attraverso la visione di brevi film o diapositive riguardanti ambienti naturali, si possa produrre un effetto positivo sul potenziamento delle facoltà attentive degli spettatori
(http://www.stateofmind.it/2012/02/ambienti-rigenerativi/).

 

Creatività, vitalità e autostima

È un dato assodato, risultante da vari studi, che il contatto con luoghi naturali favorisce l’incremento di numerosi aspetti, tra cui soprattutto: creatività, autostima e vitalità (http://spazio-psicologia.com/psicologia-2/benessere-e-psicologia-positiva/i-benefici-natura-nostra-mente/ ).

La natura rende le persone più felici, energiche e in salute. La permanenza in ambienti naturali accresce la voglia di vivere e l’iniziativa a svolgere attività.

La creatività sembra svilupparsi maggiormente quando gli individui sono immersi in posti in cui la natura predomina, e sono lontani dal traffico e da apparecchi tecnologici.

Probabilmente accade grazie ai suoni rilassanti e morbidi, tipici della natura, che permettono al sistema attentivo- esecutivo di essere pienamente in funzione.

Tutti i tipi di attività in natura possono aumentare l’ autostima. Addirittura, da ricerche è emerso come anche solo pochi minuti di attività all’aria aperta, per esempio le passeggiate o il giardinaggio, facciano bene all’autostima e contribuiscano ad una positiva percezione di sé.

 

Considerazioni conclusive

Emerge chiara l’influenza positiva che il contatto con la natura genera, migliorando sensibilmente lo stato emotivo e l’equilibrio psicofisico degli individui.

Detto ciò, sarebbe auspicabile trascorrere un maggior lasso di tempo lontano dagli stressor quotidiani e cittadini e ritagliarsi periodicamente momenti di relax immersi nel verde.

 

Bibliografia

Kaplan, S. (1995). The ristorative benefits of nature: Towards an integrative frame work. Journal of Environmental Psychology, 15, 169-182.

 

 

 

 

 

 

 

 

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About Author

Sono laureata in Psicologia applicata, clinica e della salute, curriculum Psicologia della Devianza e Sessuologia; sono iscritta ad un Corso di Formazione biennale in Elementi di Psicologia Giuridica e Psicodiagnostica ed attualmente svolgo il tirocinio post lauream presso l’ Istituto per lo Studio delle Psicoterapie di Roma.