Che cos’è l’autismo?

L’autismo è un disordine dello sviluppo neurologico altamente variabile che appare solitamente durante l’infanzia e segue un percorso costante senza che vi sia una remissione (https://it.wikipedia.org/wiki/Autismo).

Spesso, alcuni aspetti della vita dell’individuo autistico possono essere gravemente compromessi, ma in altri casi possono essere anche normali o migliori. I sintomi di tale patologia, si manifestano intorno ai sei mesi e diventano più espliciti verso i due-tre anni, continuando ad aumentare fino all’età adulta, anche se in forma meno evidente. Possono essere molteplici, ma tra i più comuni troviamo i deficit nell’interazione sociale, deficit nella comunicazione, interessi e comportamenti limitati e ripetitivi. Ci sono poi, sintomi meno frequenti, come per esempio l’adozione di un regime alimentare atipico.

Importante è evidenziare che i singoli sintomi dell’autismo si possono riscontrare nella popolazione in generale ma affinché si possa parlare di patologia è necessario distinguere la situazione per gravità.

Ricerche

Una ricerca pubblicata sul Journal of the American Medical Association, condotta dalla Karolinska Institutet, Università medica svedese e dal King’s College London, ha evidenziato l’importanza dei fattori ambientali nello sviluppo dell’autismo. I ricercatori hanno infatti sostenuto che l’ereditarietà influisca solo nel 50% dei casi nello sviluppo del disturbo, mentre la restante metà è da attribuire ai fattori ambientali in primis, ma anche a complicazioni sorte durante il parto, allo stile di vita dei genitori e alla situazione socio-economica.

La ricerca, svolta su 2 milioni di bambini svedesi, 14.516 dei quali affetti da autismo, nati tra il 1982 e il 2006, ha sottolineato l’influsso dei fattori ambientali e i dati hanno sorpreso i ricercatori, in quanto immaginavano che l’ambiente fosse importante, ma non si aspettavano a livelli così alti.

Sembra chiaro quindi che tra le cause dell’insorgenza dell’autismo vi siano anche i fattori ambientali.

Benefici dell’ambiente sui soggetti autistici

Ma è importante sottolineare anche in che modo l’ambiente, in particolare quello naturale, può condizionare lo stile di vita, le condizioni psichiche e fisiche di un bambino affetto da autismo.

I problemi sensoriali rappresentano un altro fattore che caratterizza i disturbi dello Spettro Autistico; a tal proposito esistono diverse procedure di insegnamento che vengono utilizzate nell’ambito dell’Analisi Comportamentale Applicata (ABA).

L’ABA, è la disciplina in cui i principi dell’analisi del comportamento vengono applicati sistematicamente per migliorare i comportamenti socialmente significativi, e in cui si utilizza una logica sperimentale per identificare le variabili responsabili dei cambiamenti nel comportamento.

Si tratta di uno dei tre settori classici dell’analisi del comportamento; gli altri due sono il comportamentismo inteso come epistemologia, e l’analisi sperimentale del comportamento (ovvero, la ricerca sperimentale di base).

Fra i principali campi di applicazione di questa disciplina vi è anche la terapia dell’autismo.

Le più diffuse sono: la Discrete Trial Teaching, la Natural Environmental Teaching e la Verbal Behavior Teaching.

Questi interventi, per quanto possano sembrare diversi, si basano sugli stessi principi teorici, ovvero quelli dell’Analisi del Comportamento.

Presentano procedure che si differenziano in base all’individuo e agli obiettivi da raggiungere, ma possono anche essere applicati tutti assieme per far acquisire delle abilità necessarie nel contesto di vita quotidiana.

Ovviamente sta alla bravura dell’analista scegliere quale intervento utilizzare e in che modo integrare le diverse componenti.

Ci soffermeremo sul Natural Environmental Teaching, che è un tipo di insegnamento che avviene in ambiente naturale. Vengono ricreate situazioni di vita quotidiana, per offrire al bambino l’opportunità di apprendere, partendo dalle sue motivazioni e dai propri interessi.

In questo modo vengono svolte attività gradite dal bambino che si basano essenzialmente su attività di gioco e di vita quotidiana e le abilità target vengono impartite in base a ciò che piace fare al bambino.

Inoltre, un’altra caratteristica del NET consiste nel porre il bambino di fronte a difficoltà superiori rispetto alle capacità presenti al momento dell’intervento, in modo da promuovere gradualmente l’acquisizione di abilità complesse, rispettando però i suoi tempi di apprendimento.

L’importanza dell’ambiente naturale è stata riconosciuta dagli studiosi e dai ricercatori, così le associazioni che si occupano di aiutare i bambini autistici hanno voluto sperimentare quali fossero i reali benefici dell’ambiente naturale sulla condizione psico-fisica di tali bambini.

Alcune associazioni e Onlus hanno svolto vari progetti; uno in particolare intitolato “Progetto Autismo e Natura” ha avuto come obiettivo quello di avvicinare ragazzi con disabilità sia fisiche che mentali a resti archeologici e ad elementi naturali. Queste uscite hanno dato la possibilità di far sviluppare in questi bambini un senso di autonomia, che consentirà loro in un momento successivo di partecipare ad esperienze più lunghe.

Le attività all’aperto danno la possibilità ai bambini di confrontarsi e di socializzare, non solo con i componenti del loro gruppo, ma anche con gli altri bambini presenti all’interno del parco.

Inoltre hanno avuto l’opportunità di stare a contatto con animali domestici e si è notato che, grazie alla loro presenza, l’umore dei bambini è notevolmente migliorato.

Dai risultati di questi studi nasce il consiglio di alcuni medici e studiosi ai genitori di bambini autistici di prendere in casa un cane.

Inoltre sono stati svolti altri progetti che hanno visto bambini autistici impegnati in attività di giardinaggio, arrivando alla creazione di aiuole contenenti piantine scelte dai bambini stessi; ogni bambino ha avuto poi il compito di prendersi cura della propria piantina, per far aumentare in loro il senso di responsabilità.

Conclusione

Le attività svolte all’aperto, migliorano il comportamento, sono importanti per la socializzazione e per la comunicazione.

I vialetti alberati, l’odore dell’erba, i fiori, il sole, contribuiscono realmente al miglioramento della condizione del bambino autistico.

Per questo motivo è necessario organizzare attività in luoghi naturali, per facilitare la condizione, non solo dei bambini autistici, ma di tutti coloro che hanno delle disabilità e delle difficoltà (http://www.environmentbehavior.it/lambiente-naturale-terapia-del-disturbo-attenzione-delliperattivita-nei-bambini/).

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About Author

Laureata in Servizio Sociale, con tesi sperimentale in Psicologia Ambientale. Attualmente iscritta alla specialistica di Scienze e Politiche Sociali, ho a cuore il benessere delle persone e in particolare dei bambini. I miei principali interessi scientifici sono rivolti alla comprensione dei processi psicologici che si instaurano tra le persone, in particolare i bambini e gli ambienti, o luoghi, di vita quotidiana (l’ambiente scolastico in primis) e valutare come tali processi influenzano positivamente o negativamente il benessere psicologico dell’individuo.

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