Nature prescription: i benefici della natura

Sin dall’antichità la natura è stata una fonte indispensabile per l’uomo. Attraverso i suoi numerosi benefici e infinite risorse ha permetto all’essere umano di evolversi e di diventare ciò che è oggi.

Madre Natura offre incredibili benefici: respirare aria pulita, fare lunghe passeggiate all’aria aperta, trascorrere un po’ di tempo immersi nel verde hanno sempre giovato alla salute dell’uomo, rilassando mente e cervello e apportando miglioramenti, anche se molto spesso inconsapevoli.

Allora perché non prescrivere ciò nelle ricette mediche?

E’ proprio la domanda che si sono posti un gruppo di medici delle Shetland, arcipelago scozzese. A partire dallo scorso 5 ottobre, infatti, i benefici che la natura ci offre sono stati riconosciuti come una vera e propria medicina.

Grazie ai risultati più che positivi emersi da uno studio terminato lo scorso anno è stato firmato un accordo che permette ai medici di prescrivere – oltre alle terapie farmacologiche – attività che includessero anche il contatto diretto con la natura come una cura.

Il progetto è nato grazie all’unione tra il National Health Service Shetland e la Royal Society Bird Protection Scotland, i quali hanno permesso il lancio di questa iniziativa.

Il programma, come spiegano i professionisti, consiste in un approccio non farmacologico della malattia; ovviamente, i pazienti dei medici che verranno sottoposti al “Nature Prescription” saranno soggetti affetti da disturbi come ansia, depressione, diabete e ipertensione.

Partendo dal presupposto che la natura possa effettivamente, grazie alle sue numerose risorse, generare benefici per la salute dell’uomo, il progetto punta al riconoscimento dei benefici sia sul piano fisico che sul piano psicologico che i soggetti traggono dalla vicinanza diretta alla natura.

Il contatto diretto con la natura grazie al “Nature Prescription” può avvenire in diversi modi: grazie al birdwatching, alla raccolta delle conchiglie in riva al mare, alle passeggiate che implichino la raccolta dei funghi e alle camminate nei boschi.

Tutto ciò porterebbe a risultati più che positivi come la riduzione della pressione sanguigna, diminuzione dell’ansia e aumento di felicità e stati di benessere sempre maggiori.

La natura come terapia stagionale

L’RSPB Scotland ha prodotto un vero e proprio opuscolo (https://www.healthyshetland.com/your-area ) di attività da fare durante le stagioni con inclusi suggerimenti su quali prediligere a seconda del periodo dell’anno.

Per esempio, durante l’estate sono fortemente consigliate le passeggiate in riva al mare. In primavera, i pazienti potrebbero sfruttare il periodo per osservare in maniera diretta la fioritura delle piante e degli alberi, esplorando nuovi sentieri. Nei mesi invernali, invece, i pazienti saranno invitati a svolgere attività – seppur brevi dato il periodo particolarmente freddo – come il birdwatching.

Il tutto è accompagnato da una descrizione minuziosa dei benefici tratti dalle singole attività che la natura può offrire. (Musso, M., 22 ottobre 2018).

Ad oggi, quindi, esiste una prova schiacciante che la natura abbia benefici sul corpo e sulla mente.

In Italia il Presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie Claudio Cricelli è intervenuto sulla questione affermando che: “Tutti i medici sanno che praticare in maniera sistematica alcune buone abitudini, come svolgere regolarmente l’attività fisica, migliora il benessere e la salute delle persone. Il concetto di vivere la natura, inoltre, va al di là del puro esercizio fisico. La componente naturalistica, infatti, è una parte fondamentale della terapia, perché aggiungendo rilassamento e distensione apporta un miglioramento conclamato delle condizioni psichiche dei pazienti. L’adozione di uno stile di vita attivo dovrebbe essere una norma assoluta per tutti. Tra le tante indicazioni, per esempio, c’è quello di ridurre al minimo l’uso della macchina, fare tra i 5 e i 10mila passi al giorno, evitare le zone affollate e ricche di inquinanti.” (https://www.repubblica.it/salute/2018/10/22/news/raccolta_funghi_passeggiate_e_giardinaggio_i_medici_ora_prescrivono_dosi_di_natura-209194658/ )

Eco-terapia: l’importanza dell’interazione con la natura

 Ovviamente, il Nature Prescription non vuole in alcun modo sostituire i farmaci convenzionali che ogni paziente è quotidianamente abituato a prendere, e sicuramente il contatto con la natura non è una cura alternativa.

Può, invece, definirsi come una cura “accessoria”: queste attività sono infatti coadiuvanti, considerate come uno strumento complementare ai farmaci che, agendo insieme ad essi, contribuiscono ad incrementare gli effetti positivi delle cure sul fisico e sulla mente dei pazienti.

Il Nature Prescription fa parte di un concetto più ampio che prende il nome di eco-terapia.

L’eco-terapia è un metodo di curarsi in maniera naturale attraverso l’interazione diretta con la natura. Coloro che scelgono l’eco-terapia come cura cercano di utilizzare a 360 gradi mente, cuore e fisico al fine di interagire al meglio con il metodo naturale.

L’eco-terapia, solitamente, richiede di trascorrere il tempo libero in un bosco o in giardino, di ammirare i paesaggi, di dedicarsi al giardinaggio prendendosi cura delle piante e di interagire anche con gli animali domestici come cani e gatti.

Il principio base dell’eco-terapia è che l’uomo, sia in condizioni di salute e di malattia, ha la necessità di allontanarsi dal suo ambiente quotidiano per avvicinarsi agli spazi verdi.

I benefici dell’eco-terapia sono molti, tra cui:

  • Benefici medici: osservare la natura e stare in contatto diretto con essa aiuta a guarire più in fretta. Negli ultimi anni, infatti, in alcuni ospedali sono stati istituiti dei veri e propri giardini all’interno dei reparti nel quali tutti i pazienti malati hanno libero accesso, con la possibilità di crearsi il proprio spazio coltivando una pianta o una piccola zolla di terreno.
  • Benefici emotivi: la natura è un antidoto per lo stress. Ogni giorno la vita quotidiana ci richiede un grandissimo sforzo emotivo e fisico, portandoci via un sacco di energie. In tutto ciò, la natura può aiutarci a ritrovare un equilibrio generale garantendo une effetto rilassante.
  • Benefici terapeutici: come già appurato dal progetto del “Nature Prescription”, il contatto diretto con la natura può offrire anche un supporto emotivo a coloro che soffrono di disturbi come l’ansia o la depressione. (Albè, M. 1 aprile 2014).

La natura, quindi, è in grado di offrirci numerose possibilità, tra cui un metodo tutto “green”, semplice e completamente accessibile a tutti, da affiancare alla medicina tradizionale per vedere il mondo da una prospettiva migliore e guarire più in fretta.

Riferimenti bibliografici

Bertolasi, I. (2018). L’ecoterapia. Ritrovare il benessere nella natura. Como: Xenia Edizioni

Barbiero, G. (2016). Introduzione alla biofilia. La relazione con la natura tra genetica e psicologia. Roma: Carocci Editore

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About Author

Frequento il secondo anno di triennale presso la Lumsa. Attualmente sto frequentando un tirocinio volontario presso l’ISP. Il mio obiettivo è quello di specializzarmi in Psicologia Giuridica nell’ambito del penale.

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