In questo frenetico scorrere del tempo societario, spesso si dedicano troppi momenti a preoccuparsi di cose futili, materiali, o a progettare costantemente le proprie giornate, così che si possa avere tutto sotto controllo.

Il paradosso è che spesso serenità e benessere sono ricercati nell’organizzazione e nel controllo della progettualità futura, poiché meno imprevisti ci sono, meglio si sta: però tutto questo a che prezzo? Si è coperti di ansia, tensioni e stress. Difatti, non ci si rende conto che in questo preciso modo di fare si perde la capacità di vivere il presente, la capacità di “stare” nel qui ed ora!

Si, perché molte delle nostre ansie e vite stressate si edificano sulla necessità di avere tutto sotto controllo, sempre, anche e soprattutto nella progettualità futura.

Concentrarsi sul presente si dimostra invece una tecnica efficace, per combattere ansia, stress e molto altro; “mai sentito parlare di mindfulness”?

Cos’è la Mindfulness: origine e concetti chiave

Mindfulness significa dare attenzione al momento presente in modo consapevole, attento e non giudicante” (Kabat-Zinn, 1994, 63). Può, infatti, essere considerata una delle varie forme di meditazione che si conoscono oggi giorno.

Letteralmente in italiano “mindfulness” sta a significare “pienezza della mente”, con cui non ci si riferisce ad una mente oberata da pensieri, problemi o incombenze, bensì ad uno stato della nostra mente capace di concentrarsi consapevolmente sul momento presente, di dare attenzione al qui ed ora, al proprio respiro, e alla capacità del soggetto di mettere in atto le abilità della propria mente creativa, che a sua volta, gli permette di comprendere il “dono del momento presente”.

Ciò che definisce la pratica della Mindfulness sono le sue finalità: infatti, si propone di alleviare le sofferenze quotidiane del soggetto che la pratica, permettendo di accrescere le capacità di comprensione e accettazione degli eventi vitali.

https://www.greenme.it/spazi-verdi/sentieri-armoniosi/2324-mindfulness-ed-ecologia

http://www.stateofmind.it/tag/mindfulness/

La mindfulness fonda i suoi “assunti di base” su alcuni concetti essenziali per la sua realizzazione: la consapevolezza (attenzione intenzionale sul momento presente senza contaminazione di pensieri giudicanti o aspettative), la concentrazione (sostenuta dalla respirazione, permette di instaurare un legame tra presente e oggetto su cui si deve focalizzare la propria attenzione, al fine di prendere consapevolezza che “si esiste ora”) e una buona dose di mente creativa (aiuta a comprendere che ogni momento è unico e nuovo)

(Kabat – Zinn, 2012)

https://www.istitutobeck.com/mindfulness/che-cos-e-la-mindfulness

Una parte essenziale della pratica della mindfulness che può essere utile per concentrarsi e consapevolizzare il qui ed ora, è il concentrarsi “sul corpo” e su alcune “aree specifiche” come: il “respiro”, considerato elemento essenziale per riportare il soggetto al presente e alla consapevolezza che “esistiamo ora”; ma anche l’attenzione alla percezione dei propri “cinque sensi”, ovvero cosa si ode, o si assapora o si annusa e la successiva reazione emozionale a questi.

La Mindfulness può essere pensata come una pratica complessa, che può essere funzionale se è attuata con regolarità, dedizione, energia, fermezza e disciplina. Ciò permette di incrementare uno stato di calma riuscendo ad affrontare il presente distaccandosi da preconcetti, resistenze e giudizi (Kabat – Zinn, 2012).

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 Il protocollo MBSR – Mindfluness Based Stress Reduction

Questo protocollo Mindfulness, ad oggi molto usato in contesti molteplici, è stato ideato nel 1979 da Jon Kabat-Zinn e attuato presso il Medical Center dell’Università del Massachusetts (Kabat – Zinn, 2012).

Questa tecnica clinica è stato ideato per persone portatrici di diversi malesseri legati a stress, dolore mentale, malattie croniche o di altro genere, lutti, o più semplici problematiche quotidiane che non si riescono a gestire e affrontare in maniera costruttiva.

L’obiettivo di questo protocollo è quello di dare un supporto e degli strumenti concreti al soggetto che ne ricorre così che quest’ultimo possa gestire e gestirsi al meglio, affrontando le sfide quotidiane con metodo, consapevolezza e riducendo lo stress; inoltre, aiuta il soggetto a mettere in atto le abitudini di vita benefiche, come ad esempio: buona alimentazione, il sonno regolare, l’attività fisica e il tempo libero.

Come accennato, il protocollo MBSR è quotidianamente utilizzato in una serie di situazioni più o meno complesse che hanno diverse eziologie e sintomatologie, ma che sono tutte accomunate dalla necessità del soggetto che le sperimenta, di ritrovare una dimensione più consapevole, serena con un approccio al problema più attento e costruttivo.

Alcune delle problematiche in cui la mindfulness può essere uno strumento di miglioramento personale sono ad esempio:

  • Dolori cronici e problematiche oncologiche;
  • Disturbi del sonno;
  • Disturbi d’ansia, attacchi di panico e depressione;
  • Disturbi digestivi legati all’accumulo di stress;
  • Malattie dermatologiche stressogene (psoriasi, dermatiti);
  • Elaborazione di traumi.

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Come si può immaginare la mindfulness non ha come campo di applicazione solo quello legato ai precedenti disturbi clinici sopra elencati ma può trovare impiego in innumerevoli ambiti.

Facendo una brevissima panoramica sui possibili campi d’utilizzo della mindfulness, possiamo riscontrare che questa pratica è ormai adoperata spesso in ambito evolutivo con i bambini al fine di aiutarli nell’apprendimento, nello sviluppo delle capacità attentive, ma anche per incrementare il potenziamento di abilità sociali, emotive ed espressive (tolleranza della frustrazione, consapevolezza, controllo emotivo e degli impulsi ecc.). La pratica della mindfulness è applicata anche con i genitori attraverso dei protocolli adibiti a migliorare il rapporto con il proprio figlio, ristrutturando la comunicazione con lui e per gestire in modo più efficace le situazioni difficili di crescita.

Altri ambienti di utilizzo sono: la gestazione della gravidanza e il post-parto in cui la mindfulness è impiegata con ottimi risultati nel miglioramento dei dolori, problemi di stress legati al parto e per migliorare la gestione della delicata situazione pre/post natale. Quotidianamente la mindfulness è anche operata in tutte le professioni al fine di migliorare le prestazioni del team, per incrementare il controllo e la produttività aziendale, professionale ecc.

Infine si possono ricavare importanti risultati anche nella mindfulness applicata ai disturbi alimentari o semplicemente al controllo alimentare.

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L’Eco-Mindfulness

 La natura può rivelarsi un elemento fondamentale ed ad oggi molto utilizzato per il ritrovamento dell’equilibrio interiore, della consapevolezza e del rapporto attento con il presente, per questo motivo la mindfulness vede nella natura un’alleata eccellente per assecondare, amplificare e accrescere il proprio efficace contributo.

Quanti di noi per rilassarsi e ritrovare sé stessi prediligono il fare una lunga passeggiata in un bosco, al mare, o semplicemente allontanarsi dalle solite strade cittadine?

Il contatto con la natura mitiga l’inquinamento mentale ed emotivo che si è abituati a vivere, restituendo uno stato benefico di relax.

Per tale motivo la mindfulness viene oggi spesso accostata alla natura: si parla in questo caso di eco-mindfulness.

Unendo i contributi vantaggiosi della natura a quelli della pratica meditativa, si può accrescere lo spazio di connessione con se stessi, prendendo parte al silenzio circostante e alimentando così la propria consapevolezza ambientale.

Importante nell’eco-meditazione sono diversi elementi come: la consapevolezza del qui e dell’ora, l’attenzione al contatto con la natura e al legame che si può instaurare tra ambiente e proprio corpo, attenzione per le mutevoli e diverse fragranze, attenzione al tatto percepito dell’erba sotto i piedi, attenzione al suono del silenzio o al rumore che fanno gli animali selvatici, attenzione al colore della natura che manifesta la sua diversità attraverso tantissimi piccoli dettagli inattesi.

Uno degli esercizi più utilizzati nell’eco-mindfulness, infatti, è proprio il contatto diretto con un elemento naturale (es. un albero). Il compito sta nell’entrare in relazione profonda con la pianta cogliendo ed assaporando le sue caratteristiche, gli effetti del nostro corpo, rimanendo concentrati nel qui ed ora con gratitudine, attenzione e una respirazione consapevole.
https://www.greenme.it/spazi-verdi/sentieri-armoniosi/2324-mindfulness-ed-ecologia

http://psichedintorni.it/pomeriggio-eco-mindfulness-nella-natura/

 Conclusioni

La mindfulness è un modo di vivere, una capacità di affrontare le cose della vita rimanendo concentrati sul proprio esistere nel momento presente.

Riuscire ad applicare quanto suggerito da questa pratica, potrebbe agevolare la propria quotidianità e il rapporto che si ha con essa, che viene spesso perso di vista a causa della frenesia societaria e dai mille problemi e progetti che uno fa.

Praticare la mindfulness può essere perciò utile in qualsiasi momento del ciclo vitale, indipendentemente se si vivono momenti di criticità psico-fisica.

Riscoprirsi e riscoprire uno spazio proprio in cui imparare a gestire, gestirsi, conoscersi e rinunciare al controllo su ogni cosa, può essere un tesoro utile in cui rifugiarsi lontani dal rumore incessante della nostra mente. Magari se a contatto con la natura e il suo potere rigenerante, è ancora meglio!

Bibliografia

KABAT – ZINN, J. (2012). in Lucarelli, A. – Colucci, L., – Cucchio, F., Amadei, G. (a cura di). Mindfulness per principianti. MIMESIS EDIZIONI: Milano.

KABAT- ZINN J.(1994). Dovunque tu vada, ci sei già. Una guida alla meditazione.TEA libri.

 Sitografia

http://www.centromindfulness.net/cosa-e-filosofia-mindfulness/

http://www.stateofmind.it/tag/mindfulness/

http://www.mindfulnessitalia.it/cose/

https://www.greenme.it/spazi-verdi/sentieri-armoniosi/2324-mindfulness-ed-ecologia

https://www.istitutobeck.com/mindfulness/che-cos-e-la-mindfulness

http://psichedintorni.it/pomeriggio-eco-mindfulness-nella-natura/

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About Author

Sono una psicologa clinica abilitata alla professione. Ho conseguito la Laurea triennale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, nella facoltà di Scienze dell’Educazione e in seguito ho ottenuto la Laurea Magistrale presso la stessa Università, laureandomi in Psicologia clinica e di comunità. Ho svolto l’anno di tirocinio post-laurea presso il Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) e il Servizio di prevenzione del suicidio (SPS) nell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea; e presso il Ser.D dell’ASL Roma B all’interno della casa di reclusione di Rebibbia. Sono motivata nel proseguire il mio percorso formativo sia nell’ambito della Psicologia Giuridica, che nell’ambito della psicoterapia, dove in un futuro prossimo, mi appresterò ad iniziare una scuola di psicoterapia ad approccio Strategico Breve.

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