Che cosa sono gli asili nel bosco?

 In alcune parti del mondo – e da poco anche in Italia – esistono degli asili situati nei boschi, a pieno contatto con la natura, che permettono al bambino di crescere nel pieno verde. Gli asili nei boschi negli ultimi anni stanno prendendo piede anche in Italia, nonostante siano complessi tipicamente nordici (la Germania ne conta quasi 1800). Più in generale, si usa parlare di “Outdoor Education”. La prerogativa principale di questi asili è che le attività si svolgono principalmente all’esterno, anche quando il tempo non è dei migliori. L’idea degli asili nei boschi nasce intorno agli anni Cinquanta del Novecento, ad opera di una mamma, Ella Flautau, la quale decise di creare un piccolo asilo a conduzione familiare per aiutare le mamme che, come lei, avevano grosse difficoltà economiche. Per ovviare il problema di prendere finanziamenti per aprire un’attività e costruire strutture, la donna decise di tenere i bambini all’aria aperta, giocando nei campi o facendo lunghe passeggiate nei boschi, in pieno contatto con la natura.

Il loro motto principale era: “Non esiste un cattivo tempo, solo un cattivo abbigliamento”. Questo perché i bambini uscivano nonostante la pioggia, il freddo, la neve. L’esperienza veniva vissuta appieno. L’idea piacque così tanto da fare il giro del mondo, diventando così una vera e propria organizzazione. Negli asili nei boschi, i bambini di tutte le età trascorrono tutta la loro giornata all’aperto – generalmente fino alle 16.00 – giocando tutti insieme: chi costruisce con i rametti, chi inventa storie ambientate nella natura, chi semplicemente corre intorno agli alberi. Ai bambini viene lasciata la massima libertà per imparare a muoversi nello spazio gestendo come meglio credono le relazioni con il prossimo. E’ una costante sperimentazione tra libertà, rispetto per la natura e disciplina. Quello che conta, infatti, è l’esperienza diretta: grazie all’ampia disponibilità che la natura offre loro, i bambini hanno la possibilità di sperimentare e sviluppare tutti i loro sensi, di muoversi nella maniera più libera possibile e di migliorare la loro forza fisica. Inoltre, tutto questo aiuta a ridurre loro l’aggressività incrementando la calma.

In una società perennemente connessa con internet, in un mondo che ormai vive di sola tecnologia, gli asili nei boschi sono una vera ancora di salvezza per l’infante; fare queste esperienza già da piccoli li aiuta a capire che non esiste solo il mondo della tecnologia, non ruota tutto intorno agli smartphone o ai social, anzi, esiste qualcosa di ancora più raro ed oggi quasi prezioso: la natura. Il contatto con il verde permette di migliorare il proprio equilibrio interiore, a saper controbilanciare la vita frenetica con lo stress. Dopo diversi anni dalla loro diffusione, gli asili nei boschi sono diventati oggetto di monitoraggio e di studio da parte degli esperti per aiutare ad incrementarli maggiormente. I bambini sembrano essere felici, i genitori soddisfatti e soprattutto le insegnanti non risultano stressate – cosa che potrebbe portare alla sindrome del burnout -.

La filosofia principale degli asili nel bosco si può riassumere in 4 concetti fondamentali:

  1. La natura, punto cardine che stimola nei bambini la voglia di esplorare, fantasia e creatività
  2. Il contatto diretto con questa permette ai bambini di sapersi muovere esplorando l’ambiente
  3. Il bosco offre ai bambini l’opportunità di potersi muovere nella maniera più libera possibile permettendo loro di sviluppare maggiore fiducia in loro stessi e nelle loro capacità
  4. Nel gioco libero, ma comunque regolato da limiti indiretti, i bambini imparano a tessere le loro relazioni sociali in completa autonomia, risolvendo possibili conflitti anche senza mettere in pratica violenza.

 Educare all’aperto

I bambini abituati a stare tutto il giorno all’aria aperta riescono a crescere con i suoni della natura, imparando a discriminare correttamente tutto ciò che sentono, e riuscendo a sviluppare un orecchio attento. La magia di poter essere in contatto con la natura aiuta i bambini a ritrovare il contatto con loro stessi e scoprire di poter instaurare un rapporto genuino con le cose e con le persone. Imparano che basta avere poco per essere felici e contenti, che la vita non è fatta solo di smartphone ed internet, che esiste ben altro di più interessante e più costruttivo, basta semplicemente mettere in moto tutto l’ingegno possibile. Attraverso questo contatto puro con la natura, i bambini capiranno che il modo più genuino di tessere relazioni è quello di conoscere, toccare, sperimentare, e non farlo attraverso uno schermo di un pc o di un telefono. Il gioco è il primo mezzo per cui i bambini scoprono l’ambiente esterno e si muovo negli spazi senza compiere particolare fatica e farlo all’aperto di sicuro gioverà alla salute e al benessere dell’infante.

I motivi per cui gli asili nei boschi funzionano e portano grandi benefici sono molti, tra cui:

  1. Aiuta i bambini a conoscere loro stessi: attraverso l’esplorazione delle proprie capacità e di chi gli sta intorno, i bambini imparano a conoscere loro stessi, a sperimentare limiti e punti di forza. La natura, in un processo del genere, da un contributo fondamentale.
  2. La natura è sinonimo di bellezza: la natura è bella, sia da vedere che da esplorare. Ed il bello, sperimentato quotidianamente, porta grossi benefici all’infante
  3. La natura aiuta l’apprendimento: quando si è a contatto con la natura, l’apprendimento risulta più facilitato e più consolidato poiché i bambini si approcciano tramite esperienza diretta.
  4. I bambini si ammalano meno: stando sempre all’aperto e non in una stanza, i bambini si ammalano di meno poiché alzano il loro livello delle difese immunitarie.
  5. I bambini imparano ad amare e rispettare la natura: chi cresce avendo come compagno di gioco la natura, l’infante imparerà a rispettarla e a sviluppare un forte senso civico per cui ogni forma di violenza contro la natura sarà duramente vietata.
  6. Natura è gioco: nell’enorme spazio verde i bambini hanno la massima libertà di occupare tutto lo spazio che vogliono, inventando giochi di ogni tipo che aiutano a mantenere viva l’immaginazione ed il pensiero creativo, senza il bisogno di avere per forza un gioco materiale tra le mani.

Ad oggi l’esperienza degli asili nei boschi in Italia sta iniziando ad espandersi ed a farsi conoscere, permettendo anche a loro di vivere in contatto quotidiano con i doni preziosi che la natura offre. L’importante è sapere che quando ci si approccia ad un bambino, quando si prende la responsabilità come adulti di aiutare il bambino ad accompagnarlo per un tratto della sua esistenza, bisogna chiedersi quali saranno i suoi reali bisogni futuri. Vedremo sempre un bambino con tanta voglia di toccare, esplorare, annusare, manipolare. Sono le prime forme di contatto ed il modo principale di esplorare e conoscere il mondo esterno. Vedremo un bambino felice poiché si trova all’aria aperta, non all’interno di un complesso, pronto ad esplorare la natura. Vedremo la nascita di una relazione biunivoca bambino-natura: il bambino che ha bisogno della natura per crescere e la natura che ha bisogno di futuri adulti che imparino ad amarla ed a rispettarla.

Riferimenti bibliografici

Schenetti, F., Salvaterra, I. & Rossini, B. (2015). La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura. Trento: Erikson.

Farnè, R., Agostini, F. (2014). Outdoor education: l’educazione si cura all’aperto. Parma: Edizioni Junior.

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Frequento il secondo anno di triennale presso la Lumsa. Attualmente sto frequentando un tirocinio volontario presso l’ISP. Il mio obiettivo è quello di specializzarmi in Psicologia Giuridica nell’ambito del penale.

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