Introduzione

Quando riuscite a vincere la vostra pigrizia e a trovare la motivazione e l’energia per andare a correre in un parco, non avete anche voi l’impressione di ricaricarvi ancora di più? A me capita sempre, e questa stessa sensazione la vivo molto meno, quando mi ritrovo a correre su un tapis roulant; in quei casi mi sento più come Rodney, il porcellino d’india del Dr Dolittle: chiusa in gabbia, posizionata su una ruota a correre senza una meta precisa, rimanendo sempre ferma sul posto. Sicuramente in questa situazione sono solita dar voce alla mia fantasia, perché per terminare quei minuti, sento il bisogno di immaginarmi altrove; eppure, l’attuale tecnologia ci ha risparmiato anche la fatica di fantasticare, mettendoci davanti agli occhi quei grossi schermi con i quali possiamo percorrere virtualmente tutte le strade che più ci attirano.

Sebbene l’attività sportiva in palestra sia strumento funzionale al benessere del nostro corpo perché va ad allenare e fortificare i muscoli, tuttavia non possiamo affermare che valga lo stesso per la nostra mente: anzi, sarebbe per noi più sano allenarci all’ aria aperta e iniziare a tutelarci dalla forte meccanizzazione che pervade la nostra quotidianità e che sta trasformando anche lo sport in una sequenza di riti e automatismi, facendoci perdere di vista il suo obiettivo primario, il benessere psico-fisico.

Definizione di Fitness Outdoor e delle varie tipologie

L’uomo d’oggi ha iniziato ad opporre resistenza alla forte spinta di separazione dalla natura, riconciliandosi ad essa e restituendole il ruolo di luogo esclusivo della sua realizzazione (Lucas Lucas, 2007, 191). Tale cambiamento si manifesta con evidenza nel mondo dello sport, con l’affermarsi di attività outdoor, “attività sportive all’aperto”, guidate da coach o trainer qualificati, che giorno dopo giorno vanno a prevalere sempre più sulle attività indoor. Questa nuova frontiera del fitness, racchiude tutte quelle modalità di allenamento all’aria aperta eseguite nei parchi, in spiaggia o in montagna. Diverse sono le tipologie:

  • Le più antiche:
  • Ciclismo
  • Trekking o “Escursionismo”
  • Pilates
  • Yoga

Le più recenti:

  • Cross Training o “Allenamento incrociato”: è un allenamento completo che prevede l’esecuzione di movimenti funzionali ispirati a quelli naturali come spinta, corsa, lancio ecc.
  • Power Yoga o “Yoga dinamico”: un’alternativa più movimentata rispetto al comune yoga meditativo, finalizzata ad allenare il corpo ristabilendo l’equilibrio psico-fisico e allontanando lo stress
  • Nordic Walking : un’attività sportiva alternativa allo sci di fondo, che consiste nella camminata o nella corsa eseguita con gli stessi bastoni utilizzati durante la stagione invernale.
  • Green Gym: un’attività che aggiunge alla cura della salute e della forma fisica, quella dell’ambiente; eseguita con gli attrezzi da giardinaggio ed è praticata da tutti coloro che hanno il pollice verde e che cercano un’alternativa allo sport tradizionale. (ivi)

(http://www.lastampa.it/2015/07/03/societa/fitness-allaperto-guida-alla-forma-per-lestate-WRCOTlUIekPLjXps7EJCgL/pagina.html)

I benefici dello sport all’aria aperta

Praticare sport all’aria aperta è ormai valutato come indice di salute psico-fisica perché oltre a garantire con il movimento l’eliminazione delle tossine, migliora anche le condizioni psicologiche della persona. È stato dimostrato, infatti, che l’allenamento outdoor:

  • Stimola la produzione di vitamina D che:
  • rafforza il sistema immunitario, riducendo il rischio di sviluppare numerose malattie
  • accelera il metabolismo, facilitando la perdita di peso
  • Rivitalizza l’umore e allevia lo stress:
  • si assiste all’incremento di serotonina, regolatore dell’umore e del mantenimento di calma e concentrazione
  • Migliora le nostre capacità mentali:
  • Eliminando la ruminazione mentale (Bratman, Hamilton et al., 2015, 8567-8572) e riducendo l’attività neurale dell’area cerebrale di Brodmann o “area 25”, associata ai disturbi depressivi;
  • Stimolando la creatività e il problem solving attraverso una disconnessione dal caos urbano e dalla tecnologia che ci impediscono l’immersione totale nella natura (Atchley, David, Strayer, 2012);
  • Incrementando la capacità di concentrazione e memoria e riducendo l’impulsività (Kuo et al., 1580–1586).
  • Garantisce un consumo maggiore di calorie:

– l’attività non è monotona come quella svolta in un ambiente indoor, poiché più ricca di  imprevisti che la rendono più stimolante e impegnativa della precedente, ma all’apparenza meno faticosa.

  • Migliora l’ossigenazione muscolare:
  • l’apporto di ossigeno maggiore permette di migliorare le capacità di termoregolazione

Conclusioni

Ritagliarsi un momento di pace per fuggire dal caos della quotidianità e riscoprire quelle zone verdi oscurate dal grigio della realtà urbana, restituirà all’attività sportiva il suo scopo, ossia salvaguardare la salute psico-fisica dell’organismo umano.

Riferimenti bibliografici

Kuo F.E., Taylor F.A. (2004), A potentional natural treatment for Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: evidence from a national study, Am J Pubblic Health, 94 (9) 1580-1586.

Lucas Lucas R. (2007), Orizzonte Verticale, Milano: San Paolo ed.

http://www.sportoutdoor24.it/camminare-nella-natura-fa-bene-anche-alla-mente/

https://www.foxlife.it/2017/06/02/10-motivi-per-cui-fa-bene-allenarsi-all-aperto/

http://www.amando.it/salute/sport-fitness/green-gym.html

https://www.juvenia.it/allenamento-outdoor-allenarsi-allaperto-con-un-trainer-qualifica/

https://www.streetworkout.fit/fitness-outdoor-allenarsi-allaria-aperta-fa-bene/

https://www.deabyday.tv/sport-e-fitness/outdoor/guide/4122/Come-funziona-la-Green-Gym.html

http://www.lastampa.it/2015/07/03/societa/fitness-allaperto-guida-alla-forma-per-lestate-WRCOTlUIekPLjXps7EJCgL/pagina.html

http://www.repubblica.it/salute/forma-e-bellezza/2011/02/08/news/outodoor_palestra-12109737/

Share.

About Author

Sono Lilly Cavicchioni; ho recentemente conseguito la laurea Magistrale in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università Europea di Roma. In passato ho svolto un tirocinio formativo pre-laurea presso l’associazione DAI, Disturbi Alimentari in Istituzione, e al momento sto svolgendo il tirocinio post-laurea presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma, mantenendomi nel settore dei Disturbi Alimentari. Al termine del tirocinio effettuerò l’esame di abilitazione alla professione per poi continuare il mio percorso formativo nell'ambito della psicoterapia, scegliendo una scuola di specializzazione con un approccio Cognitivo Comportamentale.

Leave A Reply