L’ambiente scolastico

Uno dei primi contesti sociali in cui l’individuo è inserito al di fuori della famiglia è la scuola, che deve essere pensata come un ambiente complesso in cui entrano in gioco molti fattori della personalità di alunni e insegnanti. Quello scolastico è un mondo costituito da una fitta rete di relazioni tra i vari docenti, gli allievi, tra insegnanti e alunni, docenti e famiglie.

La scuola, dunque, è un importante ambiente di crescita personale, di socializzazione, di acquisizione di nuove nozioni e competenze (Mason, 2013).

Il clima all’interno della classe è una componente fondamentale, in quanto può incidere fortemente sulla qualità dell’apprendimento. Ci sono cinque elementi essenziali per un buon clima scolastico:

  • Il clima relazionale: le relazioni interpersonali, il rispetto, l’aiuto reciproco;
  • Il clima educativo: la scuola pone l’accento sul ruolo educativo;
  • Il clima di giustizia: norme e regole all’interno dell’ambiente scolastico;
  • Il clima di sicurezza
  • Il clima di appartenenza: i valori che la scuola trasmette sono accettati dalla maggioranza (Michel Janosz, Università di Montrèal).

Il clima all’interno della classe può essere influenzato dalla qualità delle relazioni esistenti nel gruppo dei pari (che possono costituire un supporto o un impedimento allo sviluppo del singolo) o dal comportamento dell’insegnante, che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il ragazzo.

Il gruppo classe e il ruolo dell’insegnante

Il gruppo classe costituisce, per il ragazzo, un importante luogo di crescita, di confronto, di socializzazione. Tale gruppo è formale e istituzionalizzato; al suo interno si manifestano bisogni di natura individuale, come la necessità di stringere amicizie o di scaricare l’aggressività (Carli e Mosca, 1980, p. 31).  Per tali ragioni, lo spazio classe è vissuto dagli studenti come luogo di appartenenza e di sperimentazione del Sé nel rapporto con gli altri.

All’interno della classe possono instaurarsi svariate relazioni sociali, che possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi. Tra gli studenti possono stabilirsi sentimenti di simpatia/antipatia, reciprocità/ostilità, apertura/pregiudizio: si organizza, in tal modo, una rete di rapporti che sono spesso indipendenti dagli scopi istituzionali.

Tuttavia, il gruppo classe deve essere anche inteso come gruppo di apprendimento in cui gli aspetti relazionali vanno adeguatamente gestiti, proprio perché la relazione è un importante elemento che veicola e stimola gli apprendimenti. Emerge, a questo punto, l’importanza dell’insegnante nella promozione di un buon clima all’interno della classe. Egli influenza la qualità delle relazioni attraverso le sue conoscenze, le caratteristiche della sua personalità, i propri valori, i suoi insegnamenti (Milani, 2014).

Un clima positivo all’interno della classe si sviluppa quando i docenti si comportano in modo facilitativo, utilizzando strategie di insegnamento centrate sulla persona, ponendosi in un atteggiamento democratico e da leader positivo. Un altro fattore importante da tenere in considerazione, inoltre, è la percezione che gli studenti hanno del proprio insegnante: più quest’ultimo è percepito come autorevole, più le sue aspettative influenzeranno gli alunni, determinando specifiche relazioni e preferenze tra i compagni (Milani, 2014).

Migliorare la scuola intesa come luogo fisico

L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica. Infatti, la forma dei luoghi in cui si trasmettono le conoscenze può influenzare l’efficacia del processo di apprendimento.

Osservando il setting di un’aula tradizionale, si nota subito che la cattedra è collocata di fronte alle file di banchi allineati; ciò fa pensare ad un tipo di comunicazione unidirezionale: dal docente agli alunni. Tuttavia, “la classe deve diventare un ambiente relazionale che da una parte favorisce la curiosità intellettuale e dall’altra supporta la capacità di mettere in rete la conoscenza sulla base di un approccio olistico” (Giuseppe Mannino, docente di psicologia dinamica presso la Lumsa).

Il processo di apprendimento sta cambiando: l’apprendimento di tipo passivo è sostituito da quello collaborativo e attivo, per cui la lezione non può più essere frontale, di semplice trasferimento di conoscenza. Per queste ragioni, l’aula deve essere riorganizzata in modo tale che l’insegnante scenda dalla cattedra e affianchi gli studenti nel processo di formazione del sapere (Pierangelo Soldavini, Il Sole 24Ore, n.521, Marzo 2016). Al centro non ci devono più essere la cattedra e il docente, ma lo studente con le sue relazioni e i processi di apprendimento.

Ripulire le pareti dell’aula e personalizzare gli spazi (ad esempio attraverso dei poster) è un modo semplice per migliorare l’attenzione, la memorizzazione e il coinvolgimento degli studenti. Colori neutri sulle pareti, come il beige o il bianco, favoriscono la concentrazione sulla lezione; la luminosità dell’aula contribuisce a un miglior rendimento scolastico.

Inoltre, sarebbe opportuno prevedere degli spazi diversificati e attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, le attività pittoriche, la motricità, nonché degli ambienti “da vivere” anche oltre l’orario di lezione, come teatro, gruppi di studio, corsi di formazione.

Migliorare la scuola intesa come contesto sociale

Come è stato precedentemente affermato, un buon clima in classe è fondamentale per favorire la formazione e il benessere degli studenti. Sono importanti, dunque, la chiarezza, intesa come la condivisione delle aspettative dell’insegnante con tutto il gruppo classe, la partecipazione, ovvero la possibilità per tutti gli studenti di giocare un ruolo attivo durante le lezioni, il sostegno e l’interesse. Per promuovere delle relazioni positive all’interno della classe, gli insegnanti possono impegnarsi nell’elaborazione di alcune attività che prevedono il coinvolgimento attivo degli alunni (Carli e Mosca, 1980).

Affinché ogni studente assuma la diretta responsabilità della vita in classe, si possono concordare insieme alcune regole. Una volta stabilite, si possono dividere gli alunni in piccoli gruppi, ognuno dei quali definisce gli atteggiamenti e comportamenti da assumere per rispettare una determinata regola, nonché le sanzioni da applicare a chi non la osserva (Mason, 2013).

Per favorire la collaborazione e il rispetto, possono essere realizzate delle attività di drammatizzazione, che permettono una partecipazione attiva anche agli alunni con difficoltà di apprendimento. Si possono mettere in scena argomenti trattati o improvvisare ruoli e tematiche (Milani, 2014).

ConclusioniLa scuola è un importante contesto sociale e di apprendimento in cui il ragazzo stringe relazioni esterne alla famiglia e condivide con gli altri studenti risultati scolastici, emozioni, esperienze di vita. Un clima positivo all’interno della classe è fondamentale per favorire il processo di apprendimento dell’alunno; proprio per questo è importante organizzare l’aula per renderla maggiormente adeguata e per consentire agli studenti di essere più concentrati durante le lezioni.

Gli insegnanti non sono solo dei “propagatori” di conoscenze, ma hanno anche il compito di gestire i rapporti all’interno della classe per favorire un clima positivo e per contribuire al meglio alla crescita personale di ogni alunno.

Bibliografia

Carli, R., Mosca, A. (1980). Gruppo e interazione a scuola. Torino: Bollati Boringhieri.

Mason, L. (2013). Psicologia dell’apprendimento e dell’istruzione. Il Mulino.

Milani, I. (2014). L’arte di insegnare. Consigli pratici per gli insegnanti di oggi. Vallardi A.

agendadigitale.eu

giovanieviolenza.ch

psicologia24.it

successoformativo.it

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About Author

Dottoressa in psicologia clinica. Mi sono diplomata al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Vallo della Lucania. Ho conseguito la laurea magistrale in PSicologia clinica l'8 marzo 2018 presso l'università Lumsa di Roma. Attualmente sto svolengo il mio tirocinio post-laurea presso l' istituto per lo studio delle psicoterapie (ISP) di Roma. Ho intenzione di effettuare l' esame di abilitazione e di proseguire il mio percorso specializzandomi in psicoterapia.

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