Le caratteristiche degli ambienti di divertimento che influenzano il comportamento

La psicologia ambientale è una disciplina che studia il comportamento umano sulla base delle interazioni tra l’individuo e l’ambiente, considerato non solo come spazio fisico, ma soprattutto nell’ottica del sociale.

Alcune caratteristiche dell’ambiente possono avere un’influenza significativa sul nostro comportamento e sull’umore. Luci, suoni, colori sono fattori che innegabilmente condizionano lo stato d’animo dell’individuo e determinano, interagendo con le caratteristiche proprie della personalità di quest’ultimo, specifiche condotte all’interno di un dato ambiente. La luce e il colore influenzano il benessere e lo stato psicologico della persona. I colori caldi, come il rosso, l’arancione e il giallo, che evocano il sole sulla spiaggia o l’atmosfera autunnale, trasmettono solitamente energia positiva, entusiasmo, felicità. I colori freddi, invece, come il blu o il viola, trasmettono un senso di relax. Allo stesso modo, anche i suoni sono in grado di influenzare le nostre sensazioni e il nostro stato d’animo: si pensi alla musica classica, che riesce ad infondere un senso di rilassamento, o alla musica pop che genera spensieratezza, o al rock che infonde grande energia.

In base a quanto è stato detto, appare evidente che anche una semplice passeggiata al parco può risultare molto salutare sia dal punto di vista fisico che psicologico. Camminare nel verde, ascoltando il canto degli uccelli, respirando a pieni polmoni l’aria fresca e pulita che il parco offre, stando lontani dallo smog e dal traffico cittadino, può aiutare a ridurre il livello di stress e di malessere dell’individuo.

Partendo da questi presupposti, è chiaro che determinati ambienti possono essere progettati nei minimi dettagli allo scopo di “manipolare” coloro che ne usufruiranno (Mazzocchi, 2002). Esempi importanti sono forniti dal casinò e dalla discoteca.

Il casinò: come le caratteristiche dell’ambiente influenzano il giocatore

Entrando in un casinò si resta storditi dall’atmosfera vivace, piena di suoni, colori, luci, alcol e cibo che ci fa divertire e sentire a nostro agio. Tale ambiente è strutturato in modo da avere un’importante influenza sulla psiche delle persone che ne usufruiscono per divertirsi. Prima di tutto, all’interno di un casinò non ci sono finestre né orologi: si perde il senso del tempo, si vive solo il presente e in tal modo il giocatore non ha fretta di smettere di giocare spendendo i suoi soldi.

Il pavimento è adornato da tappeti dai colori sgargianti, che mantengono sveglio il giocatore e che infondono una sensazione di benessere e spensieratezza. I bagni e i ristoranti, così come l’uscita, sono posizionati in fondo al casinò, quindi per poterne avere accesso bisogna attraversare la sala giochi per intero, rischiando di cadere in tentazione e di giocare nuovamente, vista la grande quantità di slot-machine che si incontra durante il percorso.

Le macchinette sono programmate per manipolare la psiche del giocatore, il quale, vincendo saltuariamente denaro, si convince di poter vincere ingenti somme continuando a giocare. In alcuni casinò sono offerti alcolici gratuitamente, per offuscare la mente del soggetto e renderlo meno responsabile della gestione del suo denaro. Allo stesso modo, sono offerti ai più importanti giocatori, detti “high roller”, extra gratuiti, come camere d’albergo lussuose, suite, cibo, biglietti per gli spettacoli. In tal modo, i giocatori si sentono molto importanti e inseriti in una realtà che diventa parte della loro vita; ciò li spinge a continuare a giocare.

Un altro trucco dei casinò consiste nel mantenere alti i livelli di ossigeno nella struttura: in tal modo i giocatori si sentono svegli, rinfrescati e in forma e ciò permette loro di scommettere per più tempo senza essere affaticati.

La discoteca: ambiente sociale del divertimento

Il divertimento in discoteca rappresenta una delle attività di tempo libero più diffusa tra i giovani, con la totale esclusione del mondo adulto. Luci accecanti, musica assordante, continui flash, volumi altissimi, una massa sudaticcia che balla, si muove, si urta: per i ragazzi tutto ciò costituisce un vero e proprio svago. L’interesse per le discoteche è strettamente connesso alla frequentazione del gruppo dei pari, un momento molto importante per la vita dei giovani.

Sono molti i motivi che spingono il ragazzo a frequentare tale ambiente: primo tra tutti c’è lo stare insieme e conoscere nuove persone (Mion, Vettorato, 1995). I giovani si recano in discoteca con la loro comitiva, costituita da persone con caratteristiche e passioni comuni, con lo scopo di incontrare altra gente ed allargare la loro cerchia di amici. Alla base di tale comportamento c’è il bisogno essenziale per l’adolescente di distaccarsi dalla propria famiglia, diventando una persona autonoma e a sé stante, creando nuovi rapporti sociali. Il senso di appartenenza è una necessità primaria per il giovane, il quale ricerca nel gruppo la soddisfazione dei propri bisogni di autonomia, di protagonismo e di sperimentazione. Tuttavia, nella comitiva si corrono dei rischi come l’eccessivo conformismo, l’annullamento delle qualità individuali, l’accettazione acritica di norme e stili di comportamento. Il giovane, per sentirsi parte del gruppo, potrebbe accettare di compiere condotte dannose, come l’uso di sostanze, lo spaccio, atti vandalici, ecc.

Un altro importante motivo che spinge i giovani a recarsi in discoteca è costituito dalla possibilità, in tale ambiente, di conoscere persone ed instaurare relazioni intime. Il ragazzo è alla continua ricerca della propria autonomia e della propria affermazione, per cui desidera trovare la propria anima gemella. La discoteca è un luogo che consente al giovane di mettersi in gioco, sperimentando se stesso come essere “amabile”, dotato di un’identità sessuale (Torti, 1997).

Il fattore musica è molto importante all’interno delle discoteche. Come precedentemente affermato, i suoni possono avere diversi effetti sulla psiche umana, suscitando emozioni differenti a seconda della loro tipologia. La musica permette di rilassarsi, di sfogare tensioni represse, di scatenare le energie fisiche. La discoteca crea una situazione di “fusione” in cui l’individuo si sente un tutt’uno con gli altri; si comunica attraverso i gesti, il ritmo, la musica, il movimento. Anche il corpo è un importante veicolo di comunicazione: l’individuo esprime se stesso attraverso l’abbigliamento, il trucco, il suo look, il taglio di capelli, le esibizioni in pista (Mion, Vettora, 1995).

Infine, la discoteca è sperimentata dal giovane come un luogo di trasgressione, di distacco dai propri genitori, dalla propria famiglia e dal mondo degli adulti, in cui mettere in atto dei comportamenti che violano le norme convenzionali (Torti, 1997). I ragazzi vogliono sballarsi, uscire fuori dalla routine quotidiana, entrare in un altro mondo: ciò può portare anche all’assunzione di droghe, utilizzate come strumento per trasgredire alle regole del vivere abituale.

Conclusioni

Il comportamento dell’individuo non dipende soltanto dalle caratteristiche individuali di quest’ultimo, ma anche dalle peculiarità dell’ambiente in cui agisce. Tale ambiente è considerato sia come luogo fisico sia come contesto sociale. Il benessere della persona è veicolato da suoni, luci, colori che offre l’ambiente in cui quest’ultima è inserita. Sulla base di ciò, alcuni luoghi di divertimento possono essere appositamente strutturati e progettati per influenzare il comportamento degli individui che ne usufruiscono.

L’ambiente, inoltre, può rispondere ad alcuni bisogni essenziali per la persona, in base alla fase evolutiva che quest’ultima sta attraversando (ad esempio il bisogno di indipendenza dell’adolescente).

Bibliografia

Bonnes, M., Bonaiuto, M., Lee, T. (2004). Teorie in pratica per la psicologia ambientale. Milano: Raffaello Cortina.

Bonnes, M., Secchiaroli, G. (1998). Picologia ambientale. Roma: Carocci.

Mazzocchi, S. (2002). Vite d’azzardo. Sperling & Kupfer.

Mion, R., Vettorato, G. (1995). Giovani in discoteca tra espressività ed evasione. Tutto giovani notizie, n.38.

Torti, M.T. (1997). Abitare la notte. Costa & Nolan.

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About Author

Dottoressa in psicologia clinica. Mi sono diplomata al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Vallo della Lucania. Ho conseguito la laurea magistrale in PSicologia clinica l'8 marzo 2018 presso l'università Lumsa di Roma. Attualmente sto svolengo il mio tirocinio post-laurea presso l' istituto per lo studio delle psicoterapie (ISP) di Roma. Ho intenzione di effettuare l' esame di abilitazione e di proseguire il mio percorso specializzandomi in psicoterapia.

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