L’importanza dei paesaggi naturali per lo sviluppo psico-fisico dei bambini.

La Psicologia ambientale è il campo della psicologia che indaga le relazione dell’individuo con l’ambiente fisico e si è sviluppata a partire dagli anni Settanta, cambiando radicalmente il modo di pensare e di fare ricerca degli studiosi e dei ricercatori che negli ultimi anni hanno rivolto la loro attenzione non solo alle caratteristiche fisiche dell’ambiente, ma anche all’ influenze che tali caratteristiche possono avere sull’individuo.

Un ambiente “malato” e colpito da problematiche varie,  influenza il benessere e la salute dell’individuo. Basti pensare come l’inquinamento dell’aria e delle acque, è una delle cause primarie dell’aumento di tumori. Ma collegate all’ambiente, troviamo non solo le problematiche legate alla salute degli individui, studi recenti hanno dimostrato come lo sviluppo, l’apprendimento, il comportamento e tantissime altre varianti psicologiche siano fortemente influenzate dall’habitat in cui l’individuo vive.

Le ultime ricerche svolte nell’ambito della psicologia ambientale, hanno prestato attenzione ai  bambini, studiando in che modo l’ambiente può influenzare  comportamento e apprendimento.

Gli studiosi hanno cercato di capire che impatto potesse avere sulle performance e sul rapporto insegnanti-alunni, la predisposizione dei banchi in aula, sottolineando l’importanza dell’utilizzo degli spazi in modo armonico per creare un clima interpersonale positivo e sereno e di conseguenza un’efficace comunicazione.

Sulla base del modello educativo degli anni 50, nato in Danimarca, ha preso vita “L’Asilo nel Bosco”, con cui è stata evidenziata l’importanza degli spazi verdi, ovvero i bambini inseriti in paesaggi naturali, sia durante i momenti di studio che in quelli ricreativi, mostravano stati d’animo positivi, comportamenti meno aggressivi, un miglioramento dell’attenzione e una maggiore capacità risolutiva dinanzi a problemi di diverso genere.

Successivamente, sulle orme del modello danese, sono state condotte altre ricerche in altri Paesi europei e non solo…

In una scuola degli Stati Uniti è stato visto come trascorrere del tempo nei cortili della scuola con spazi verdi, aiuti a ridurre lo stress. Sempre nelle scuole americane, i cortili vengono usati per svolgere laboratori di scrittura, di scienza e di giardinaggio.

Queste attività favoriscono la cooperazione e lo sviluppo di competenze.

I dati sono ancora in elaborazione, ma dalle prime osservazioni fatte sul campo è emerso che i bambini, durante la ricreazione, se gli viene imposto di trascorrere il tempo sulla sul cortile in piattaforma di cemento, tendono ad uscire verso il prato, a correre, rotolarsi nell’erba e fare attività fisiche, come saltare o fare la ruota, solo se sono a contatto con l’erba.  Mentre tendono a svolgere giochi che non richiedono contatto col suolo se sono obbligati a restare sulla piattaforma di cemento.

Uno degli obiettivi delle ricerche e degli studiosi è quello di sottolineare l’importanza degli spazi verdi e in un’epoca in cui prevale la tecnologia, in cui vengono continuamente costruiti grandi palazzi a discapito degli spazi verdi, è importante che ogni individuo, ma in particolar modo i bambini, abbiano l’opportunità di trascorrere un po’ del loro tempo, durante l’arco della giornata, in posti che possano favorire il loro benessere psicologico, lontani da smog, rumori e tutti quei fattori che compromettono la loro serenità.

Bibliografia:

Costa, M. (2009), Psicologia Ambientale ed Architettonica, Roma: Franco Angeli.

Sitografia:

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About Author

Laureata in Servizio Sociale, con tesi sperimentale in Psicologia Ambientale. Attualmente iscritta alla specialistica di Scienze e Politiche Sociali, ho a cuore il benessere delle persone e in particolare dei bambini. I miei principali interessi scientifici sono rivolti alla comprensione dei processi psicologici che si instaurano tra le persone, in particolare i bambini e gli ambienti, o luoghi, di vita quotidiana (l’ambiente scolastico in primis) e valutare come tali processi influenzano positivamente o negativamente il benessere psicologico dell’individuo.

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