Ambiente ed architettura nei luoghi di svago

Negli articoli pubblicati nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di mettere in luce come la progettazione di molti ambienti di consumo siano orientati ad accogliere le richieste ed i gusti cognitivi e sensoriali dei clienti. Anche i resort hotel orientano la loro struttura e la loro atmosfera al gusto e alla gratificazione del cliente e del soggiornante, al fine del raggiungimento di un maggiore benessere.

Percezione, emozioni, aspettative, credenze ed intelligenza riconosciuti importanti per la costruzione di luoghi di svago, relax e divertimento, diventano argomento di studio e confronto.

La psicologia cognitiva del marketing e della comunicazione si fanno strada nella progettazione ambientale ed architettonica come canale principale di riferimento.

Nonostante sappiamo bene che la psicologia ambientale abbia trovato maggiore collocazione, accettazione ed utilizzo negli Stati Uniti, è anche vero che negli ultimi anni i suoi contributi siano riusciti ad arrivare anche in Europa.

L’esperienza del progetto Hilton

A dimostrazione di questo, il progetto di ristrutturazione dell’Hilton, ex hotel “La Perla Jonica” di Catania, ad opera della società ITEM dello sceicco Hamed bin Al Hamed della famiglia reale di Abu Dhabi.

Il progetto super finanziato mirava alla realizzazione di un resort hotel che fosse quanto più adatto al soddisfacimento e al benessere del cliente e, per ottenere il risultato migliore, la società chiese l’ausilio all’Università degli Studi “Kore” di Enna. Oltre agli ingegneri e agli architetti della Kore, il progetto poté vantare la sua sensibilizzazione all’importanza della collaborazione con gli psicologi nella realizzazione di un luogo di benessere.

Con entusiasmo l’ITEM coinvolse i docenti e i ricercatori della Facoltà di Psicologia con l’intenzione di realizzare il primo albergo collaudato al benessere.

Fu creato un gruppo di docenti e ricercatori dei corsi di Psicologia della Kore, guidato dai professori Giovanbattista Presti ed Irene Petruccelli.

Il lavoro sul campo

L’obiettivo era quello di applicare le teorie della psicologia ambientale ed architettonica così da consentire ai tecnici di avere quante più indicazioni possibili in merito alla percezione dello spazio, la scelta dei colori e delle forme e arrivare alla promozione del benessere adattivo e alla soddisfazione dell’utente.

Proprio per il suo tocco innovativo e sensibile al benessere, l’iniziativa fu diffusa e attenzionata dai principali quotidiani regionali quali “La Sicilia”, “Il Giornale di Sicilia” e “La Repubblica” di Palermo. Il prof. Presti e la prof.ssa Petruccelli coinvolsero un accurato numero di studenti e collaboratori che si riunirono e concentrarono sui principali punti del progetto e del lavoro; ciò che ne venne fuori fu un grande lavoro di sintonia, collaborazione e professionalità.

Furono stilati gli accorgimenti ambientali ed architettonici più sensibili alle richieste dei futuri utenti e clienti, furono date risposte concrete e funzionali a tutte le domande e le richieste dei finanziatori e dei colleghi ingegneri ed architetti.

In un clima di collaborazione ed efficienza si riuscì ad aver la sensazione e la certezza che in una prospettiva futura di lavoro e progettazione ambientale, la sinergia tra un team di lavoro formato da diverse figure professionali con un comune obiettivo potesse essere e potrebbe essere la chiave di svolta per la realizzazione di edifici più funzionali, architettonicamente più belli e che sicuramente puntino al benessere e al soddisfacimento psicofisico dei destinatari fruitori.

Per la stesura dell’articolo si ringraziano la Prof.ssa Irene Petruccelli e la Dr.ssa Valentina Costantino.

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