Aree residenziali o aree verdi

“Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso” (Josè Ortega Y Gasset).

Tale citazione ci rimanda al concetto di abitazione urbana o rurale, ponendoci il dubbio di quale sia migliore. All’interno di entrambe possiamo riscontrare sia vantaggi che svantaggi.

Abitare in città offre la possibilità di poter essere più vicini alle strutture lavorative, ospedaliere, aiutandoci anche nella socializzazione; le tendenze demografiche hanno dimostrato che la maggior parte delle persone vive in città.

Gli svantaggi della città si collegano all’inquinamento ed allo stress che possono causare malesseri e difficoltà di vario genere.

Negli ambienti verdi, la natura consente all’uomo di estraniarsi, anche solo momentaneamente dalla vita quotidiana e ciò porta ad un aumento del benessere psicologico.

E’ stato dimostrato che le persone tendenzialmente estroverse preferiscono paesaggi naturali estesi , in quanto visti più esposti alla socializzazione, mentre color che sono tendenzialmente introversi preferiscono la montagna, vista come un luogo tranquillo (http://www.psicosocial.it/psicologia-e-natura-serenita-nelle-citta/).

Sarebbe necessario costruire più aree verdi nella città, in quanto il benessere mentale si traduce anche in benessere fisico ed è stato dimostrato che le persone che si sentono felici di vivere si prendono più cura di se stessi.

Il Museo delle Scienze di Trento ha affrontato l’argomento degli spazi verdi, in particolare del giardino, attenzionandone la funzione terapeutica. Il giardino viene visto come un luogo che stimola l’ispirazione artistica e l’energia vitale delle persone; al centro di tale discussione si ha il concetto di healing gardens, ovvero spazi esterni, come parchi, finalizzati alla cura.

Gli healing gardens hanno origini anglosassoni ma si sono diffusi in tutto il mondo e sono usati sia per contribuire all’aumento del benessere psicologico, sia per affrontare dei disturbi psicopatologici, come ad esempio la depressione (http://www.psicozoo.it/2016/05/04/benessere-psicologico-gli-healing-gardens/).

I benefici della natura

Il Finnish Forest Research Institute ha osservato i benefici finali prodotti da una passeggiata nella foresta; grazie alle sostanze respirate, si osservano influenze positive sul sistema immunitario, sulla pressione sanguigna, sul tono dell’umore e sul tono muscolare.

I ricercatori hanno consigliato di avere un contatto costante con la natura, in particolar modo per i bambini e soprattutto per coloro che soffrono della sindrome di iperattività. Eeva Karjalainen (2010) affermò la necessità di moltiplicare i parchi nelle città affinché si possa aiutare l’assistenza sanitaria.

Immergersi nella natura ci fa sentire vivi e più felici e contemplarne i paesaggi porta anche ad un aumento della creatività. Il contatto con la natura, inoltre, comporta anche un miglioramento della memoria e breve termine (MBT)attenua i sintomi della demenza, riduce lo stress. Inoltre, la natura, favorisce il senso di appartenenza, la salute mentale, aumenta l’autostima e, infine è stato dimostrato che aiuta l’attività cerebrale e le persone, soprattutto bambini, affette da ADHD (https://www.paginemediche.it/medici-online/punti-di-vista/verde-natura-e-foreste-benefici-effetti-sulla-salute-e-sull-umore).

I membri dell’università di Exeter, Inghilterra, hanno dimostrato che il “verde” fa bene alla psiche.

Varie ricerche hanno evidenziato che passare del tempo in luoghi verdi porta alla diminuzione di sintomi depressivi; tali luoghi conducono le persone a sentirsi meglio con loro stesse e ciò può persistere nel tempo

I membri della Michigan State University hanno riscontrato nelle persone che osservano il mare un minor livello di stress. I ricercatori hanno osservato aree verdi e aree blu e le hanno confrontate: dai risultati emersi si è riscontrato che guardare il blu ha un effetto calmate, il verde non produsse questo effetto. Ciò probabilmente è stato causato dal fatto che in tale studio, gli ambienti usati non erano tutti naturali (http://www.benessereblog.it/post/153145/psicologia-guardare-il-mare-migliora-la-salute-mentale).

Aree urbane

Nelle aree urbane si ha la presenza di molti fattori stressanti. Viene definito stressante lo squilibrio tra ambiente e risposta umana ( Evans, Cohen 2004). I più importanti sono dati dall’inquinamento atmosferico, dal rumore, dal traffico, dalla scarsa qualità del quartiere-abitazione, dall’affollamento. Tali elementi provocano alterazioni al sistema immunitario, problemi cardiovascolari, stati infiammatori e problemi psicologici (http://www.psicosocial.it/stress-ambientale-pericolo-quotidiano/#more-3574).

In conclusione si può affermare che esiste una forte correlazione tra l’ambiente in cui viviamo e il nostro essere.

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About Author

Sono nata a Catania il 18\12\95 e vivo ad Enna. Ho frequentato il liceo sociopsicopedagogico D.Alighieri di Enna, partecipando a dei corsi di teatro,animazione e musica. Attualmente sono iscritta al secondo anno dell’università Kore di Enna nella facoltà di scienze e tecniche psicologiche.

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