Luogo di lavoro e benessere organizzativo

Il luogo di lavoro rappresenta uno degli ambienti in cui trascorriamo la maggior parte della nostra giornata; proprio per questa motivazione appare di fondamentale importanza conoscere quali caratteristiche influenzano la percezione che abbiamo del posto in cui ci troviamo e conseguentemente anche il nostro stato d’animo e la nostra attività.

Un’adeguata progettazione e realizzazione dell’ambiente di lavoro contribuisce a garantire maggiori livelli di benessere organizzativo, anche per quanto riguarda la produttività e la performance del lavoratore.

I vari aspetti ambientali di cui si deve tener conto sono: l’illuminazione, la qualità dell’aria, il rumore, la temperatura, ma anche l’ergonomia e la disposizione degli arredi all’interno della stanza in cui si lavora; si parla infatti di comfort funzionale (http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/luoghi-di-lavoro-C-48/benessere-lavorativo-vivere-nel-proprio-spazio-di-lavoro-AR-13371/ ).

L’importanza della comunicazione

È bene considerare anche l’influenza che lo spazio fisico e le sue caratteristiche rivestono nell’interscambio comunicativo tra i membri di un’azienda. Lo spazio, come mezzo di comunicazione, che deve saper conciliare diversi bisogni: il bisogno di privacy del  singolo, la facilitazione della comunicazione tra i dipendenti, i rapporti sociali.

Diversi studi di psicologia ambientale, tra i quali citiamo quello della Buffalo Organization for Social and Technological Innovation (BOSTI), hanno evidenziato che gli aspetti ambientali che maggiormente incidono sull’l’efficienza e l’efficacia di un gruppo di lavoro – a prescindere dal grado di subordinazione dello stesso – sono quelli legati alla facilità di accesso e di comunicazione e alla presenza di spazi condivisi e distinti per incontri e interazioni sia formali che informali (http://www.crescita-personale.it/vita-di-ufficio/2279/psicologia-ambientale-e-rendimento-lavorativo/3668/a ).

Lavorare in ufficio

Da quanto abbiamo appena affermato, ne conviene che non tutti i luoghi di lavoro sono uguali, bensì che una più accurata progettazione può fare la differenza. È chiaro quindi, che nel caso di lavoratori che svolgono la propria attività all’interno di un ufficio, quest’ultimo debba accogliere determinate caratteristiche per risultare il più confortevole possibile.

Un ufficio confortevole è per definizione salubre e contribuisce al benessere dei cinque sensi con un buon microclima, un’acustica corretta e un’illuminazione adeguata. L’ufficio confortevole è anche bello, con l’aiuto dei coloriÈ indispensabile sottolineare, e ricordare, che in un ufficio dove si sta bene, si vive meglio e di conseguenza si lavora meglio, innalzando sia il livello di produttività, sia quello qualitativo (http://www.runu.it/index.php/stress-e-ambiente-di-lavoro-loccasione-dellufficio-confortevole/ ).

Stanza chiusa o open space?

 Inizialmente gli uffici open space, cioè grandi stanze in cui molte persone lavorano contemporaneamente, erano considerati come la nuova frontiera dell’architettura, volta ad incrementare la comunicazione e lo scambio tra colleghi (http://www.unionearchitetti.com/news/18/02/2015/uffici-open-space-tutti-i-pro-e-tutti-contro_3650.html).

I risultati di molte ricerche però, hanno messo in evidenza tutte le conseguenze negative che gli open space comportano: gli studiosi Kim e Dear hanno indagato proprio gli effetti che l’open space ha realmente sulle persone analizzando 303 uffici in tutti gli Stati Uniti e le conclusioni sono state che effettivamente c’è un incremento della comunicazione, ma questo piccolo beneficio è sormontato dagli enormi svantaggi di lavorare in open space, come la distrazione continua, il rumore eccessivo, la mancanza totale di privacy.

Gli studi quindi ci rivelano che le persone che hanno il proprio ufficio, rispetto a quelli che lavorano in un open space, sono mediamente più soddisfatte del proprio luogo di lavoro ( http://www.psicologo-milano.it/newblog/ambiente-di-lavoro-produttivo/).

Ufficio: consigli per accrescere il benessere

Potendo scegliere, oltre a seguire il proprio gusto personale, ci sono degli accorgimenti che da studi e ricerche, sembrano migliorare la percezione della stanza e anche il nostro livello di benessere. Alcuni esempi:

  • Arredamenti dalle linee morbide e curve: preferire mobili dal design arrotondato e non troppo spigoloso per favorire un senso di calma e relax.
  • Arredamenti personalizzati: arricchire l’ufficio con dettagli e mobili, non lasciarlo spoglio e impersonale per rendere l’ambiente meno “freddo” e più piacevole.
  • Richiami alla natura: è ampiamente dimostrata l’efficacia benefica del contatto con la natura (http://www.environmentbehavior.it/la-natura-fonte-benessere/). Per questo risulta positivo inserire nell’ufficio quadri ritraenti paesaggi naturali, vasi con fiori e piante.

Conclusioni

Il luogo di lavoro è senz’altro parte integrante della nostra vita, è quindi fondamentale essere inseriti in un contesto che agevoli la concentrazione, la comunicazione e la buona riuscita professionale, con vantaggio sia per il singolo dipendente, sia per l’azienda nel suo complesso.

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About Author

Sono laureata in Psicologia applicata, clinica e della salute, curriculum Psicologia della Devianza e Sessuologia; sono iscritta ad un Corso di Formazione biennale in Elementi di Psicologia Giuridica e Psicodiagnostica ed attualmente svolgo il tirocinio post lauream presso l’ Istituto per lo Studio delle Psicoterapie di Roma.

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