Uomo, natura e religione

Fin dalla nascita dell’uomo i luoghi di culto e di raccoglimento spirituale erano rappresentati da ambienti naturali utilizzati per invocare, attraverso la contemplazione della natura, la maestosità di Dio o degli dei. Natura e spiritualità erano legate indissolubilmente, al punto che ogni evento era spiegato religiosamente o richiedeva un aiuto divino per realizzarsi. Con lo sviluppo della nuova società e l’evoluzione dell’uomo, cambia anche il modo di rapportarsi alla religione o alla propria spiritualità. La costruzione di luoghi di raccoglimento religioso hanno permesso la nascita di comunità religiose e di edifici religiosi sempre più grandiosi costruiti dall’uomo come segno di riconoscimento della magnificenza religiosa. L’elemento naturale non viene però abbandonato, ecco perché, soprattutto nella religione cristiana, le chiese sono sempre adornate con fiori e frutti della natura.

Culto e benessere psicologico

La presenza di luoghi di culto di qualsiasi orientamento religioso, ha sempre rappresentato una fonte di benessere e sostegno per qualunque credente. L’essere in prossimità di luoghi di culto e poterli raggiungere garantisce ad uno credente la consapevolezza di non essere solo. Per chi crede, il luogo di culto rappresenta l’appartenenza ad una comunità, la vicinanza al suo Dio e, dunque, una fonte di benessere psicologica e di sicurezza. Per questo la psicologia ambientale studia l’architettura dei luoghi di culto.

Maestosità e appartenenza

I più famosi ed apprezzati luoghi di culto sono edifici che fanno della loro robustezza e maestosità la loro forza. Le piramidi egizie ne sono una forte manifestazione. Ciò che si cela dietro la loro robusta ed indistruttibile costruzione è il desiderio di trasmettere nei secoli un messaggio spirituale. Questo obiettivo ha accomunato l’architettura di molte costruzioni religiose successive che mirano a sottolineare non solo una robustezza architettonica, ma soprattutto la robustezza spirituale del loro messaggio. Questi elementi ci permettono chiaramente di comprendere come l’imponenza degli edifici religiosi permetta di mantenere un forte legame alla divinità, ma sia anche positivamente correlata con la sensazione di appartenenza non solo al luogo, ma anche alla comunità religiosa.

È importante ribadire il ruolo che il senso di appartenenza ricopre nei confronti dell’individuo.

Essere parte di un qualcosa di forte e di saldo rassicura. Permette di non sentirsi soli identificandosi con essa.

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