Nel precedente articolo, abbiamo introdotto il tema della meteoropatia e indagato meglio la relazione complessa esistente tra clima e disturbi psicofisici (http://www.environmentbehavior.it/la-complessa-relazione-clima-disturbi-psicofisici/ ).

Nel proseguire i nostri approfondimenti in quest’ambito, ci occupiamo ora del Disturbo Affettivo Stagionale o  Seasonal Affective Disorder (SAD).

Cos’è il SAD?

Il Disturbo Affettivo Stagionale può essere definito come una vera e propria patologia, legata alle condizioni climatiche, termiche e di luce di alcune stagioni.

Esso è stato ufficialmente riconosciuto, negli anni Ottanta, come un disturbo del tono dell’umore alla cui genesi sembrano esserci cause oggettive, poiché è stato dimostrato come i cambiamenti luce-buio e l’accorciamento delle giornate possano influenzare la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e di ormoni quali la melatonina, alterando così i normali ritmi biologici e l’equilibrio psicofisico individuale (http://www.benessere.com/salute/arg00/sad.htm).

La maggior incidenza si registra durante i cambi di stagione e in modo particolare all’arrivo dell’Autunno e i sintomi caratterizzanti sono molteplici.

Sintomi e manifestazioni del disturbo

Ovviamente, ci sono degli elementi imprescindibili che dobbiamo verificare per parlare di Disturbo Affettivo Stagionale e non confonderlo con altre problematiche:

  • Corrispondenza tra la comparsa dei sintomi e particolari periodi dell’anno;
  • Attenuazione o remissione dei sintomi in periodi dell’anno altrettanto precisi;
  • Cambiamento stagionale delle abitudini alimentari: aumento dell’appetito con forte desiderio di carboidrati, dolci, caffeina, e conseguente aumento di peso.

Fatte queste premesse, il quadro sintomatologico si presenta vasto e articolato: disturbi del sonno, stanchezza, ansia, irritabilità, dolori articolari e muscolari, sbalzi d’umore, stipsi, apatia, scarsa concentrazione, cefalea, mancanza di energie, disturbi sul piano alimentare, calo del desiderio sessuale.

Come può ben comprendersi, tali problematiche si ripercuotono in maniera rilevante sulla vita dell’individuo, compromettendo anche i rapporti sociali, lavorativi e, più in generale, il benessere globale della persona.

Ipotesi eziologica

Data la complessità dell’essere umano, come accade per molteplici disturbi, spesso non si riconosce un’eziologia unica e certa che sia all’origine della patologia, bensì generalmente, attraverso ricerche e studi si arriva a individuare alcuni fattori ritenuti implicati in essa.

In questo caso, si è ipotizzato che il SAD si scateni per una serie di concause tra cui la genetica, l’età e la salute psicologica del singolo individuo.

Gli elementi maggiormente considerevoli sono:

  • Un disequilibrio nel ritmo circadiano, ossia l’orologio interno deputato a regolare i ritmi sonno-veglia;
  • La melatonina, che ha un ruolo fondamentale nella regolazione dell’umore e dei cicli del sonno e la cui produzione potrebbe essere disturbata dal cambio di stagione;
  • La serotonina, un neurotrasmettitore che influenza fortemente l’umore e che sembrerebbe essere prodotto in misura minore in condizioni di scarsa luce solare.

(https://www.idoctors.it/blog/disturbo-affettivo-stagionale/)

Considerazioni conclusive

Come esplorato, seppur brevemente, il Disturbo Affettivo Stagionale rappresenta una problematica che porta con sé numerose implicazioni ed è auspicabile quindi, qualora ci fosse una diagnosi in questo senso, seguire le indicazioni di un esperto, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che sostenga e guidi il paziente attraverso un percorso specifico e lo conduca verso la riscoperta del proprio benessere psico-fisico.

Nel prossimo articolo, sempre seguendo il tema dei disturbi dell’umore in relazione all’ambiente e al clima, approfondiremo il legame tra depressione e natura.

Share.

About Author

Sono laureata in Psicologia applicata, clinica e della salute, curriculum Psicologia della Devianza e Sessuologia; sono iscritta ad un Corso di Formazione biennale in Elementi di Psicologia Giuridica e Psicodiagnostica ed attualmente svolgo il tirocinio post lauream presso l’ Istituto per lo Studio delle Psicoterapie di Roma.

Leave A Reply