Ciascun ambito lavorativo presenta situazioni di stress non indifferenti. Lo stress lavorativo nasce in chi investe tutto nel proprio lavoro, senza ricevere i feedback positivi che sperava e meritava di avere.

Gli insegnanti, oggi, sono una tra le categorie più a rischio, poiché devono far fronte ad esigenze scolastiche sempre più diverse.

Esigenze che vengono dagli studenti in primis, portatori di qualunque diversità. Poi vi è il rapporto con le famiglie, sempre più conflittuale. Infine, vi è attrito anche in ambito legislativo, perché le normative cambiano continuamente e pongono agli insegnanti richieste sempre più pretenziose in ambito di competenze e assolvimento dei compiti.

Tutto ciò ha incrementato il senso di delusione verso il proprio lavoro.

(http://www.youreduaction.it/fasi-del-burnout/)

Cosa si intende per burnout

La Sindorme del burnout è una patologia, più precisamente una sindrome comprendente:

  • Depersonalizzazione;
  • Esaurimento emotivo;
  • Ridotta realizzazione professionale.

Il termine burnout può essere tradotto in italiano con “bruciato”, “esaurito”.

Esso si manifesta quando l’operatore non riesce più a far fronte alle richieste lavorative che gli vengono poste, sprofondando nella delusione e nel senso di inadeguatezza verso la propria professione.

Una delle richieste più importanti a cui devono far fronte gli insegnanti sono le richieste di competenza. Il docente cerca in tutti i modi di garantire l’apprendimento, di soddisfare tutte le esigenze, anche quelle provenienti da alunni “difficili” o di cultura differente.

Il burnout, di fatti, colpisce maggiormente coloro che nel lavoro hanno un forte investimento personale ed emotivo.

La ricerca dell’ONSBI sugli insegnanti italiani

 Il livello di burnout degli insegnanti italiani è stato studiato ed analizzato dall’ONSBI (Osservatorio Nazionale Salute e Benessere degli Insegnanti Italiani), fondato dalla Dott.ssa Caterina Fiorilli. L’osservatorio ha come prerogativa quella di monitorare lo stato di salute e benessere degli insegnanti su territorio nazionale.

L’ONSBI è nato nel 2012 e in un primo momento ha effettuato una ricerca su circa 1500 insegnanti di ogni ordine e grado su territorio nazionale, pubblicata nel libro “Salute e benessere degli insegnanti italiani”.

I dati del campione parlano chiaro: le scuole di primo e secondo grado sono contesti sempre più difficili e stressanti da affrontare. In particolare, coloro che sono collocati al Nord sembrano manifestare un burnout più alto, mentre coloro che si trovano al Centro o al Sud sembrano aver sviluppato strategie di resilienza maggiori, probabilmente dovuto al rapporto colloquiale e positivo con i colleghi.

Avere diversi anni di lavoro alle spalle aumenta lo stress: l’insegnante più colpito è molto spesso quello con più di 10-15 anni d’esperienza. Questo perché si inizia a lavorare con una grande enfasi, poi le richieste cambiano, gli studenti sono sempre più moderni e diventa molto più difficoltoso adeguarsi ai cambiamenti.

Infine, sono maggiormente a rischio coloro che, a livello emotivo, tendono a farsi coinvolgere in maniera eccessiva. Per questo la figura femminile è più a rischio rispetto a quella maschile. Chi in questo tipo di lavoro manifesta empatia, chi si lascia trasportare troppo dall’emotività, tende a provare un senso di fallimento maggiore rispetto a chi rimane più distaccato.

(http://www.oggiscuola.com/web/2017/04/20/identikit-del-professore-rischio-burn-out-15-anni-lavoro-coinvolto/)

Conclusioni

L’ONSBI si occupa di fare training, un percorso formativo che vede la partecipazione di tutte le scuole e dove gli insegnanti vengono ascoltati e tutelati.

La figura dell’insegnante è fondamentale anche se ultimamente è stata molto sottovalutata; sono loro che ci trasmettono il sapere.

Soprattutto, sono loro che in primis vanno aiutati, per garantire la buona riuscita del loro lavoro.

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Frequento il secondo anno di triennale presso la Lumsa. Attualmente sto frequentando un tirocinio volontario presso l’ISP. Il mio obiettivo è quello di specializzarmi in Psicologia Giuridica nell’ambito del penale.

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